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Un memoir in forma di riflessione: partendo dall’arrivo di Pallina – una meticcia abbandonata e accolta in casa con il gatto Valentino – Gianfranco Conforti intreccia ricordi teneri e spigolosi (fughe, “prime volte”, la sterilizzazione, l’equilibrio domestico) con domande più ampie sul perché sempre più persone cercano negli animali quell’amore che spesso faticano a coltivare tra umani. La narrazione, che alterna la voce dell’autore a brevi pagine “in prima cane”, segue il legame lungo sedici anni fino alla malattia renale e all’addio del 23 maggio 2022, per poi allargarsi a educazione, responsabilità, pet therapy, “lettura mentale reciproca” e al dilemma tra permissivismo e guida. Non è un manuale: è un invito a custodire gli animali senza trasformarli in surrogati affettivi e, insieme, a riaprire la disponibilità verso gli altri, utilizzando anche la Psicosintesi per capire sè stessi, in una società sempre più tentata dalla chiusura.
<p>Lo usiamo spesso: «Aspetti un attimino!», «Un attimino e sono da lei».<p>Attimino è un diminutivo di attimo, una sua particella, una frazione. Fare le cose in un attimo vuol dire farle veloci, senz’altro, ma farle in un attimino vuol dire farle ancora più veloci. Dobbiamo velocizzare anche un termine che è sinonimo di velocità come attimo e lo facciamo senza accorgercene, presi come siamo in questo vortice frenetico.<p>
Stiamo tutti correndo, ma per andare dove?Un memoir in forma di riflessione: partendo dall’arrivo di Pallina – una meticcia abbandonata e accolta in casa con il gatto Valentino – Gianfranco Conforti intreccia ricordi teneri e spigolosi (fughe, “prime volte”, la sterilizzazione, l’equilibrio domestico) con domande più ampie sul perché sempre più persone cercano negli animali quell’amore che spesso faticano a coltivare tra umani. La narrazione, che alterna la voce dell’autore a brevi pagine “in prima cane”, segue il legame lungo sedici anni fino alla malattia renale e all’addio del 23 maggio 2022, per poi allargarsi a educazione, responsabilità, pet therapy, “lettura mentale reciproca” e al dilemma tra permissivismo e guida. Non è un manuale: è un invito a custodire gli animali senza trasformarli in surrogati affettivi e, insieme, a riaprire la disponibilità verso gli altri, utilizzando anche la Psicosintesi per capire sè stessi, in una società sempre più tentata dalla chiusura.
Conforti Gianfranco
Gianfranco Conforti Nato a Cuneo il 18 marzo 1953, dove risiede, si è laureato in Scienze Politiche presso l’Università di Torino. Ha lavorato come infermiere presso il Dipartimento di Salute Mentale di Cuneo (Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura). Collabora e ha collaborato come vignettista con diverse testate giornalistiche, sia sul territorio che nazionali, comprese alcune di partito. Ha partecipato a numerose rassegne di satira, in Italia e all’estero, ottenendo diversi riconoscimenti. Per Fusta Editore ha pubblicato Chicchi di riso, 2006, Sarà bello rivederti, 2011, e ha curato il volume Qualcuno ci saprà ascoltare? Riflessioni sul pregiudizio, 2008. |