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  • L'incendio di Paesana
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    Don Giuseppe Ghio

    L'incendio di Paesana
    Diario di guerra di un parroco di montagna 1943-1945

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    Settembre 1943, un paese di montagna e l’arrivo dei tedeschi. Paesana è segnata: un largo circolo di matita rossa indica la presenza dei ribelli. È l’inizio dei venti mesi della Resistenza e per la gente comune, che simpatizza per i partigiani e recepisce la presenza tedesca come straniera, significa costante minaccia di rappresaglia: rastrellamenti, incendi, fucilazioni, prelevamenti di persone. Don Giuseppe Ghio, zelante e coraggioso parroco di paese, tiene memoria delle tragiche vicende con incredibile capacità narrativa, intuendo il valore storico della testimonianza. Ma c’è di più: il suo diario, giunto alla quarta pubblicazione, racconta la realtà quotidiana di un paese di montagna, in cui è il parroco a fare rete e a cui le persone si rivolgono in ogni momento importante, vita, morte, malattia, tedeschi. Una comunità ancora intatta, che si è sentita unita nella lotta contro l’invasore straniero, ma che la distruzione e la perdita di un’intera generazione di giovani contribuiranno poi ad avviare allo spopolamento già iniziato con la Prima Guerra Mondiale.

  • Bonne  à tout faire - Da Chianale a Parigi
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    Nanni Gianaria

    Bonne à tout faire - Da Chianale a Parigi
    Testimonianze di emigrazione femminile all inizio degli anni '50

    16,50 € -3% 16,01 €

    Tre sorelle di Chianale, l’ultimo villaggio della Valle Varaita che lambisce i 1800 metri di quota prima del confine con la Francia, a metà degli anni ’50 si trasferiscono a Parigi, dove trovano lavoro con la qualifica di “Bonne à tout faire” nelle famiglie dell’alta borghesia. La loro straordinaria esperienza parigina non fa dimenticare il lontano villaggio natio, dove ritornano ogni estate. Grazie alle lettere inviate dallo zio, emerge una descrizione realistica e curiosa della vita valligiana alla fine degli anni ’60. Questa è la storia della loro famiglia e nel medesimo tempo la storia di Chianale che in quegli anni sta vivendo un inesorabile spopolamento... Due mondi distanti e caratterizzati da eventi completamente diversi: Parigi sta attraversando la crisi della Guerra d’Algeria, con un forte rischio di guerra civile; Chianale vive il suo consueto ciclo stagionale, sempre uguale, con inverni ricchi di neve che isolano la comunità per diversi giorni e le estati del dopoguerra dove alle tradizionali attività agricole si affiancano le prime presenze turistiche.

  • Andrea Filippi - Il sogno di una vita
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    Antonella Filippi

    Andrea Filippi - Il sogno di una vita
    Vita di un alpinista, allievo di Gervasutti, ideatore della Scuola di scialpinismo SUCAI

    24,00 € -3% 23,28 €

    La biografia di un alpinista scritta dalla figlia che ha perso il padre, morto sulla cresta del Furggen nel 1959, quando lei aveva solo tre anni. Il volume è frutto di una ricerca minuziosa, resa possibile grazie alla numerosa documentazione che in questi lunghi anni è stata gelosamente conservata dalla famiglia. I diari, le lettere, i numerosi scritti, le fotografie inedite di Andrea hanno dato vita al ritratto di un giovane torinese vissuto a cavallo della metà del ‘900, tra il regime, la guerra e l’attivismo post bellico. La figura di Andrea è soprattutto quella di un uomo che aveva fatto della montagna la sua ragione di vita, una passione che si era intrecciata indissolubilmente con l’amore per la donna della sua vita, Alfonsina. Come scrisse di lui Massimo Mila, Andrea era «così meravigliosamente candido, generoso, puro… un animo limpido». Il suo entusiasmo per la vita e il suo grande attivismo, facevano di lui un vero vulcano di idee: le sue proposte ai compagni della SUCAI e del CAI portarono nel dopoguerra a risultati rimasti nel tempo. La capanna Gervasutti, da lui voluta e costruita in ricordo imperituro del suo Maestro, i bivacchi Balzola e Manenti, nati per sua iniziativa, la Scuola di scialpinismo della SUCAI, che vide la luce nel 1951 grazie alla sua volontà. La montagna se lo prese nel fiore dei suoi anni, ma Andrea lasciò dietro di sé una grande eredità che è ancora presente e viva nel cuore di sua figlia.

  • Jouan Bernardi - Fisarmonicista della Val Varaita
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    Bousquìer - Clerc - Fiabane

    Jouan Bernardi - Fisarmonicista della Val Varaita
    Vita e repertorio con approfondimenti sulle danze tradizionali

    38,00 € -3% 36,86 €

    Negli ultimi cinquant’anni le danze tradizionali della Val Varaita, in particolare quelle di Sampeyre, hanno assunto un ruolo di primo piano nel risveglio culturale degli Occitani in Italia. Si sono persino diffuse al di fuori delle Valli Occitane e tra persone non di lingua né di radici occitane. Negli anni del Secondo Dopo Guerra e del “miracolo economico”, tuttavia, queste danze avevano rischiato di scomparire. Il suonatore che contribuì maggiormente a mantenerle in uso in quel periodo fu il fisarmonicista Jouan Bernardi di Sampeyre. Non fu il solo, ma per la sua bravura e per la sua disponibilità divenne il loro alfiere. Nella prima parte dell’opera sono illustrate l’origine della famiglia, le vicende della vita, l’attività del suonatore e le caratteristiche del suo strumento. La seconda parte contiene l’esposizione dei criteri musicologici seguiti dagli Autori e l’illustrazione delle danze tradizionali suonate da Jouan Bernardi, accompagnate delle trascrizioni musicali. Sono La Courento di Jouan Bernardi, La Courento da aprendis, La Courento vieio, La Courento de Coustiole, La Troumpezo, La Gigo, La Countrodanso di Jouan Bernardi, La Countrodanso da aprendis, La Countrodanso di Juspin Sezet, La Treso, La Gamaoucho, La Bouréo de San Martin, La Bouréo vieio, La Mesquio, Lou Balet, Lou Rigoudin, Lou Calisoun. Una sorpresa è data dai ballabili nuovi del suo tempo, con Polche, Mazurche e Valzer non più conosciuti. Due canzoni e una bella cantilena chiudono l’opera.