Allo scadere dell’Ottocento a vivere un’esperienza nuova che li avrebbe condotti, percorrendo le vie della fede, a essere pellegrini in Terra Santa e in Levante furono due sacerdoti piemontesi: don Onorato Colletti, prevosto di Faule, e don Giuseppe Vicini, sacerdote di Saluzzo. È quindi la storia dei loro pellegrinaggi-viaggi che, naturalmente, s’intreccia con quella più generale del viaggio in Terra Santa e in Levante, che torna ora a rivivere, unitamente alla vicenda umana dei due sacerdoti, nelle intense pagine di Quanto dista l’Oriente. Dimostrando di possedere uno sguardo molto attento, i due religiosi scrutarono perciò il “Paese di Gesù” per comprendere meglio le radici della fede. Allo stesso tempo, però, i due sacerdoti seppero anche ben riversare, nei diversi scritti che dedicarono alla Terra Santa, gli intensi momenti vissuti sulle strade del Levante lasciandoci così una valida testimonianza delle trasformazioni che accompagnarono i pellegrinaggi italiani in Oriente.