Un giorno vennero distrutte tutte le malvagie cose, 
sorsero nuovi cieli e nuove terre, e fu il tempo 
di un nuovo mondo ancora migliore del primo Evo. Questo munifico presagio di un futuro pieno di Luce aleggia nel nostro tempo. Dove un celeberrimo albero si erge austero nel simbolico punto esatto di demarcazione tra il bene e il male, piantato dal 
Grande Artefice e Demiurgatore del cosmo intero. 
Un punto del suo vastissimo stazzo che non ha confini in nessuno dei punti cardinali e né vescovali.
In questo immaginifico quadro di un anno, a cavallo 
fra il secondo ed il terzo millennio dell’era cristiana, 
Rajano Sblandori va alla ricerca dell’albero ed espande 
il suo cammino in un mondo dove il bene e il male sono luce al fondo di un infinito tunnel. La sua ricerca inchiesta spazia tra passato, presente e futuro.