

…altri tempi, quando non c’erano televisioni e computer. C’erano, in compenso, altri papà e mamma; come quelli di Ribetto, che, pur trepidando, gli lasciano lo spazio per vivere avventurose esperienze. Ed è sperimentando e ragionando che egli matura un diverso rapporto con la natura e le sue creature...
…altri tempi, quando non c’erano televisioni e computer. C’erano, in compenso, altri papà e mamma; come quelli di Ribetto, che, pur trepidando, gli lasciano lo spazio per vivere avventurose esperienze.
Ed è sperimentando e ragionando che egli matura un diverso rapporto con la natura e le sue creature: da quello possessivo, spesso predatorio, del ragazzino, a quello delRibetto adulto, fatto di attenzione e rispetto: “Mi occorsero anni per comprendere che non si mette in gabbia o nella vasca chi si ama”.
“Magico”, “magia” sono le parole più ricorrenti. Perché l’autore conserva, e sa restituirci, gli ingenui entusiasmi del ragazzino. Con passi poetici e divertenti come quelli che descrivono il canto delle rane, o lo straordinario “concerto per cinghie e pulegge” del Mulino Bianco, o, ancora, il rumore inquietante del ghiaccio del Bacino che in primavera si spacca…
Ribetto RenzoRenzo Ribetto nasce da famiglia operaia il 24 marzo 1953 a Pinerolo. Trascorre la sua infanzia e giovinezza presso la Centrale di Villar Perosa, dove il padre è stato trasferito in qualità di custode. |