La vita di Amleto Bertoni è fondamentalmente legata alla storia saluzzese di cui l’imprenditore faentino divenne a tutti gli effetti personaggio di primo piano. Grazie soprattutto alla sua opera la città assunse un ruolo importante, riconosciuto in tutto il mondo, nel settore del mobile, dell’artigianato e dell’antiquariato. Tantissime opere realizzate nel Quattrocento, Cinquecento e Seicento furono la matrice culturale del bello e della raffinatezza che fecero di Saluzzo una “città d’arte” con un patrimonio infinito di realizzazioni, ed esse costituirono la naturale ispirazione per quanti nel tempo continuarono quest’arte artigiana. E tra loro Bertoni ne fu il più importante, il più ispirato, il più felice interprete. Amleto Bertoni da esperto e collezionista seppe trasformarsi in imprenditore di successo con la nascita e la crescita della sua azienda di produzione di mobili artigianali, opere realizzate in molteplici contesti a livello nazionale, e non solo, grazie alla sua capacità di aprirsi al mercato. La grande sintonia con i suoi collaboratori e con i dipendenti, il desiderio di trasmettere alle giovani generazioni le basi per un lavoro futuro, l’idea di proporre agli orfani dell’Istituto Gianotti una vera e propria scuola artigiana. In pratica la sua opera andò ben oltre la produzione diretta della sua azienda, contribuendo a cambiare il tessuto economico della città con un forte incremento di tutto il settore. Ne sono testimonianza alcune opere della Casa Bertoni che in questo libro vengono proposte a colori: mobili artigianali, unici per fattura e realizzazione, ambientazioni in case private e in attività commerciali, alcuni disegni originali. Fotografie inedite di una vera e propria scuola saluzzese. Quello proposto attraverso il racconto della vita di Amleto Bertoni è sostanzialmente un viaggio in una parte importante della storia saluzzese del Novecento: prima del suo arrivo, nel corso della sua opera imprenditoriale e ciò che è rimasto ai giorni nostri.