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  • Giambattista Bodoni da Saluzzo all'Europa
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    Giancarla Bertero

    Giambattista Bodoni da Saluzzo all'Europa

    25,00 €

    Tra i numerosi saluzzesi illustri Giambattista Bodoni è il più noto a livello internazionale. La sua opera di disegnatore di caratteri costituisce una pietra miliare nella storia della tipografia e al tempo stesso, trascorsi più di due secoli, è ancora ben presente, nella nostra quotidianità: marchi noti come IBM ed Emporio Armani veicolano i loro messaggi pubblicitari attraverso i caratteri bodoni e i loro ridisegni, il giornale La Repubblica, collane editoriali come la Biblioteca Universale Rizzoli (BUR), l’editoria di qualità li hanno scelti a garanzia di leggibilità ed eleganza. Tuttavia Bodoni non ha soltanto creato caratteri, ci ha lasciato un modello d’impaginazione, opera di studio e di gusto personale, in un momento in cui la tipografia era decaduta rispetto ai primi maestri rinascimentali e i prodotti editoriali che circolavano erano poco leggibili. Il libro racconta la vicenda umana e professionale di un uomo, che lavorando con rigore e tenacia ha inventato quell’arte che oggi esiste, ma che prima di lui non c’era: l’arte grafica ovvero il graphic design.

  • Don Costanzo Demaria - Un prete partigiano
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    Laura Dalmasso

    Don Costanzo Demaria - Un prete partigiano
    Tutto questo per un sacco di grano

    18,00 € -3% 17,46 €

    Il triste epilogo, del 14 settembre 1944, della vita di don Demaria, parroco di San Chiaffredo di Busca, che ha visto coinvolti anche due giovani innocenti, voleva rappresentare una lezione significativa per tutta la popolazione. Don Demaria, dopo l’8 settembre 1943 non aveva avuto dubbi in merito all’appoggio del Movimento di liberazione. La canonica era diventata un punto strategico per i passaggi di informazioni e per gli approvvigionamenti di generi di prima necessità. Lo stesso nipote adottivo era entrato a far parte della Resistenza appoggiato oltre che dal parroco anche da alcune famiglie ivi residenti. Queste scelte non erano sfuggite al governo fascista che in più di un’occasione cercò di cogliere in fallo il prete partigiano, ma egli grazie al suo atteggiamento scaltro ed astuto riuscì, fino a quel tragico episodio, a fuggire. Con il sacrificio della sua vita e di quello di due giovani innocenti, Bartolomeo e Luigi, don Demaria offre una testimonianza di pastore che, anche di fronte alla tempesta più violenta, non cessa di vivere la sua fede forte ed arriva ad offrire la sua vita in cambio di quella dei suoi compagni di sventura. Egli fino all’ultimo combatte con l’arma della Fede e se non gli è possibile salvare la vita terrena fa il possibile per agevolare loro in quella ultraterrena. Il loro sacrificio non è stato vano, come cittadini abbiamo il dovere di fare memoria, in quanto il fiore della libertà può appassire, ma se ha le radici non muore e rinasce a nuova vita.

  • Andrea Filippi - Il sogno di una vita
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    Antonella Filippi

    Andrea Filippi - Il sogno di una vita
    Vita di un alpinista, allievo di Gervasutti, ideatore della Scuola di scialpinismo SUCAI

    24,00 € -3% 23,28 €

    La biografia di un alpinista scritta dalla figlia che ha perso il padre, morto sulla cresta del Furggen nel 1959, quando lei aveva solo tre anni. Il volume è frutto di una ricerca minuziosa, resa possibile grazie alla numerosa documentazione che in questi lunghi anni è stata gelosamente conservata dalla famiglia. I diari, le lettere, i numerosi scritti, le fotografie inedite di Andrea hanno dato vita al ritratto di un giovane torinese vissuto a cavallo della metà del ‘900, tra il regime, la guerra e l’attivismo post bellico. La figura di Andrea è soprattutto quella di un uomo che aveva fatto della montagna la sua ragione di vita, una passione che si era intrecciata indissolubilmente con l’amore per la donna della sua vita, Alfonsina. Come scrisse di lui Massimo Mila, Andrea era «così meravigliosamente candido, generoso, puro… un animo limpido». Il suo entusiasmo per la vita e il suo grande attivismo, facevano di lui un vero vulcano di idee: le sue proposte ai compagni della SUCAI e del CAI portarono nel dopoguerra a risultati rimasti nel tempo. La capanna Gervasutti, da lui voluta e costruita in ricordo imperituro del suo Maestro, i bivacchi Balzola e Manenti, nati per sua iniziativa, la Scuola di scialpinismo della SUCAI, che vide la luce nel 1951 grazie alla sua volontà. La montagna se lo prese nel fiore dei suoi anni, ma Andrea lasciò dietro di sé una grande eredità che è ancora presente e viva nel cuore di sua figlia.