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Bousquìer - Clerc - Fiabane
Jouan Bernardi - Fisarmonicista della Val Varaita
Vita e repertorio con approfondimenti sulle danze tradizionali38,00 € -3% 36,86 €Negli ultimi cinquant’anni le danze tradizionali della Val Varaita, in particolare quelle di Sampeyre, hanno assunto un ruolo di primo piano nel risveglio culturale degli Occitani in Italia. Si sono persino diffuse al di fuori delle Valli Occitane e tra persone non di lingua né di radici occitane. Negli anni del Secondo Dopo Guerra e del “miracolo economico”, tuttavia, queste danze avevano rischiato di scomparire. Il suonatore che contribuì maggiormente a mantenerle in uso in quel periodo fu il fisarmonicista Jouan Bernardi di Sampeyre. Non fu il solo, ma per la sua bravura e per la sua disponibilità divenne il loro alfiere. Nella prima parte dell’opera sono illustrate l’origine della famiglia, le vicende della vita, l’attività del suonatore e le caratteristiche del suo strumento. La seconda parte contiene l’esposizione dei criteri musicologici seguiti dagli Autori e l’illustrazione delle danze tradizionali suonate da Jouan Bernardi, accompagnate delle trascrizioni musicali. Sono La Courento di Jouan Bernardi, La Courento da aprendis, La Courento vieio, La Courento de Coustiole, La Troumpezo, La Gigo, La Countrodanso di Jouan Bernardi, La Countrodanso da aprendis, La Countrodanso di Juspin Sezet, La Treso, La Gamaoucho, La Bouréo de San Martin, La Bouréo vieio, La Mesquio, Lou Balet, Lou Rigoudin, Lou Calisoun. Una sorpresa è data dai ballabili nuovi del suo tempo, con Polche, Mazurche e Valzer non più conosciuti. Due canzoni e una bella cantilena chiudono l’opera.
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Vincenzo Calzia
Diario N. 2
La Seconda Guerra Mondiale e la Resistenza nella Valle Impero17,00 € -3% 16,49 €Sono passati quasi ottanta anni dalla Liberazione e vi è ancora molto da scoprire sulla Resistenza imperiese. Il Diario N. 2 di Vincenzo Calzia, dattiloscritto depositato all’Istituto Storico della Resistenza di Imperia un anno prima della sua morte e scoperto nel 2023, narra la storia locale, nazionale ed internazionale dal 1940 al 1945 della Seconda Guerra Mondiale e della Resistenza dall’osservatorio dell’Autore di segretario comunale nel Ponente ligure. Una testimonianza importante , fresca, diretta, anche critica, aderente alla realtà che aiuta a comprendere con stile asciutto e semplice la prova difficile e tragica che contadini, operai e casalinghe hanno dovuto affrontare mettendo a rischio la propria vita e quella delle loro famiglie. Da questo Diario emerge una cultura dell’Autore che spazia dalla storia alla letteratura, alla poesia, alla musica, alla religione. è sorprendente che Calzia non abbia pubblicato nulla in vita e che abbia nascosto i suoi quattro dattiloscritti sperando in una futura scoperta delle sue grida contro la guerra ed il rischio di una devastante terza guerra mondiale..