Martìn era un uccello nato con il becco storto  e per questo motivo non riusciva a pescare… i suoi fratelli lo prendevano sempre in giro e lui ne soffriva.  Benchè la mamma lo amasse molto,  un giorno decise che era il momento di abbandonare il nido e… volò via. Tuttavia, proprio quando era triste e sconsolato,  fece un incontro che gli cambiò per sempre la vita.  Fu così che Martìn non fu mai più lo stesso…

Il libro è arricchito da codici QRcode attraverso cui accedere a contributi musicali realizzati da Manuela Allemano, con l’intento di ampliare la fruibilità del libro. Attraverso attività semplici e replicabili anche da chi non ha competenze specifiche, il bambino potrà essere attivato anche a livello motorio, vocale, sensoriale... per poter vivere la narrazione in modo ancor più significativo.

Emergono altre tematiche significative: la prima comunicazione sulla disabilità proposta in ambito medico, l’amore incondizionato della madre, il paragone con gli altri, il dileggio e la presa in giro. Infine, la salvezza: l’incontro con chi va controcorrente e chi vede positività e forza là dove gli altri vedono solo debolezza. 

La fiaba suggerisce di “volare alto”, di non fermarsi di fronte alle difficoltà, di spingersi verso una realizzazione determinata dalla solidarietà e dalla collaborazione.  

Il libro è arricchito da un percorso musicale che contribuisce ad ampliare la fruibilità del libro, attivando il bambino a livello motorio, vocale, sensoriale. Le attività saranno replicabili anche a casa con oggetti di uso quotidiano, anche da chi non ha competenze musicali specifiche.

Il tema fondamentale è quello della multiculturalità e della diversità, del suo rapporto con il conformismo, il rifiuto, l’isolamento. 

Emergono altre tematiche significative: la prima comunicazione sulla disabilità proposta in ambito medico, l’amore incondizionato della madre, il paragone con gli altri, il dileggio e la presa in giro. Infine, la salvezza: l’incontro con chi va controcorrente e chi vede positività e forza là dove gli altri vedono solo debolezza. 

La fiaba suggerisce di “volare alto”, di non fermarsi di fronte alle difficoltà, di spingersi verso una realizzazione determinata dalla solidarietà e dalla collaborazione.