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Graziella Belli
I campi di patate fanno le onde
Storie di amicizia e guerra lungo il Tanaro16,50 € -3% 16,01 € -

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Roberto Jorge Payró
Patagonia e Terra del Fuoco sotto il dominio Argentino
Reportage di un giornalista di fine 80025,00 € -3% 24,25 €Su incarico del proprio giornale, il cronista si imbarca per l’estremo Sud della Repubblica Argentina, alla scopo di visitare e raccontare ai lettori lande fino a quel momento poco conosciute dai più, e dunque spesso oggetto di pregiudizi inconsistenti. Vengono presentati – non senza un certo umorismo – gli altri passeggeri del piroscafo. Poi, man mano che la navigazione procede, conosciamo i successivi luoghi di sosta, la loro storia, i loro abitanti, le caratteristiche geomorfologiche e naturali dei territori (descrizioni nelle quali la penna di Payró eccelle), fino a quando il corrispondente sbarca sull’Isola degli Stati e vi rimane per molte settimane, in attesa del cargo successivo, col quale tornare a Buenos Aires. Durante questo soggiorno prolungato, ha modo di raccogliere ulteriori informazioni, esperienze proprie e altrui, così da fornirci un quadro vivo e appassionato di quelle terre di frontiera. Non mancano riferimenti letterari e figurativi, ma nemmeno energiche prese di posizione in campo sociale – riguardino esse le tristi vicende degli indigeni o quelle parimenti dolorose dei prigionieri deportati – e neppure una certa compassione nei confronti degli animali uccisi. Se c’è un libro altrui al quale apparentare Patagonia e Terra del Fuoco sotto il dominio argentino, questo potrebbe essere senz’altro il praticamente contemporaneo L’isola di Sachalin, di Anton Čechov: analoghi (seppur geograficamente speculari) i paesaggi percorsi, analoghi i tipi umani incontrati, analoga l’attenzione empatica dei due autori verso le vicissitudini di questi soggetti, analoga pure la prosa, di millimetrica precisione evocativa. Una lettura intensa, tale da lasciarci più ricchi di conoscenze e di emozioni.
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Massimo Tallone e Carla Negretti
LA MARCHESANA DI SALUZZO
Margherita di Foix-Candale19,50 € -3% 18,92 €(Margherita di Foix-Candale Foix, 1473 – Castres, 9 agosto 1536) ha portato il Marchesato di Saluzzo al massimo splendore e lo ha accompagnato a viva forza nella sua parabola finale. Discussa, controversa, ambigua e crudele, capace di imprese esaltanti nel campo delle arti e di efferatezze non redimibili in quello degli uomini, la Marchesana, vedova di Ludovico II, si è distinta per la scaltrezza politica e l’ambizione senza freni. Per queste sue asprezze, unite a una discutibile forma di lealtà al Marchesato e data anche la scarsità di documenti storici, gli studiosi hanno tracciato ritratti svelti e severi di questa donna dal carattere senza dubbio estremo e volitivo. Ci volevano due letterati, uno scrittore e una scrittrice, per scandagliare in profondità, con la libertà offerta dalla letteratura, ma sulla base di solidi presupposti bibliografici, la vita di Margherita di Foix-Candale. Con spettacolare spregiudicatezza stilistica, gli autori hanno estratto da un cilindro magico il manoscritto lasciato, in fin di vita, dalla marchesana, addomesticandolo alla lingua d’oggi. Poi, il colpo di genio: a ogni capitolo vergato dalla donna, fa da contraltare la Storia, voce che diventa personaggio, e che replica da par suo alla ‘versione della marchesana’. Così, il testo diventa dialogo a distanza, sfida e battaglia, dove la verità dell’una si scontra con quella autorevole e definitiva dell’altra, in uno stile impeccabile, secco e fiorito insieme. Un libro che è una sfida, eccellente per palati fini, gustoso per chi maneggia la forma romanzo e le sue possibili evoluzioni, affascinante e implacabile per chi ama le biografie letterarie.
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Nanni Gianaria
Bonne à tout faire - Da Chianale a Parigi
Testimonianze di emigrazione femminile all inizio degli anni '5016,50 € -3% 16,01 €Tre sorelle di Chianale, l’ultimo villaggio della Valle Varaita che lambisce i 1800 metri di quota prima del confine con la Francia, a metà degli anni ’50 si trasferiscono a Parigi, dove trovano lavoro con la qualifica di “Bonne à tout faire” nelle famiglie dell’alta borghesia. La loro straordinaria esperienza parigina non fa dimenticare il lontano villaggio natio, dove ritornano ogni estate. Grazie alle lettere inviate dallo zio, emerge una descrizione realistica e curiosa della vita valligiana alla fine degli anni ’60. Questa è la storia della loro famiglia e nel medesimo tempo la storia di Chianale che in quegli anni sta vivendo un inesorabile spopolamento... Due mondi distanti e caratterizzati da eventi completamente diversi: Parigi sta attraversando la crisi della Guerra d’Algeria, con un forte rischio di guerra civile; Chianale vive il suo consueto ciclo stagionale, sempre uguale, con inverni ricchi di neve che isolano la comunità per diversi giorni e le estati del dopoguerra dove alle tradizionali attività agricole si affiancano le prime presenze turistiche.