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Libri scritti da Calzia Vincenzo

Calzia Vincenzo

Vincenzo Calzia, Vinsè, nasce il 23 dicembre 1896 a Villa Viani (IM) in Valle Impero da Antonio, sarto del paese, e da Giulia Calzia, contadina. Dopo le scuole superiori, nel 1914, è maestro elementare a Badalucco (IM). Nel settembre del 1915 è chiamato alle armi negli alpini e, come ufficiale, vive l’inferno della Prima Guerra Mondiale. Ritorna nel 1920 ed è segretario comunale a Borgomaro in Valle Impero dove opera generosamente per più di vent’anni a favore degli abitanti. Nel 1921 aderisce al Partito Comunista. Il 24 dicembre 1924 sposa la maestra elementare Maria Monica Calzia da cui ebbe tre figlie: Giulia morta bambina, Virginia gravemente disabile e Giulia (Iulia) nata nel 1942, tuttora vivente. Dal 1915 al 1945 è colpito da gravi lutti (le nonne, i 2 fratellini, la madre e il padre) ma non si piega data la sua incrollabile fede in Dio. Dal 1940, nella sua Valle, vive la Seconda Guerra Mondiale, l’occupazione nazifascista e la Resistenza, di cui fa parte come membro locale del C.L.N.. Tra il 1946/47 lascia Borgomaro e diventa Vicesegretario del comune di Imperia dove opera con onore fino alla pensione sul finire degli anni ’60. A Imperia trascorre con i familiari i suoi ultimi giorni riordinando i suoi numerosissimi scritti. Muore il 3 gennaio 1983 lasciandoci tutti certamente più soli.

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    Vincenzo Calzia

    Diario N. 2
    La Seconda Guerra Mondiale e la Resistenza nella Valle Impero

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    Sono passati quasi ottanta anni dalla Liberazione e vi è ancora molto da scoprire sulla Resistenza imperiese. Il Diario N. 2 di Vincenzo Calzia, dattiloscritto depositato all’Istituto Storico della Resistenza di Imperia un anno prima della sua morte e scoperto nel 2023, narra la storia locale, nazionale ed internazionale dal 1940 al 1945 della Seconda Guerra Mondiale e della Resistenza dall’osservatorio dell’Autore di segretario comunale nel Ponente ligure. Una testimonianza importante , fresca, diretta, anche critica, aderente alla realtà che aiuta a comprendere con stile asciutto e semplice la prova difficile e tragica che contadini, operai e casalinghe hanno dovuto affrontare mettendo a rischio la propria vita e quella delle loro famiglie. Da questo Diario emerge una cultura dell’Autore che spazia dalla storia alla letteratura, alla poesia, alla musica, alla religione. è sorprendente che Calzia non abbia pubblicato nulla in vita e che abbia nascosto i suoi quattro dattiloscritti sperando in una futura scoperta delle sue grida contro la guerra ed il rischio di una devastante terza guerra mondiale..