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Nuovi Libri

  • Daniele La Corte

    Violino stonato
    Dal deserto africano ai manganelli in piazza

    19,50 €
  • Igino Ugo Tarchetti

    Fosca
    Con nota critica a cura di ALDO INTAGLIATA

    16,00 € -3% 15,52 €
  • Iva Osenda

    La Ninna
    La vita straordinaria di Dottorriccio!

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  • Franco Giletta

    Il mistero di Morel e Le Moiturier
    Scultori del Regno di Francia nel Marchesato di Saluzzo

    21,00 € -3% 20,37 €

Libri scritti da CAVAGLION ALBERTO

CAVAGLION ALBERTO

(Cuneo, 1956) ha insegnato Storia dell’Ebraismo all’U- niversità di Firenze. Nel 2005 con il libro La Resistenza spiegata a mia figlia (terza edizione aggiornata Feltrinelli, 2023) ha vinto il Premio Lo Straniero. Tra i suoi lavori recenti: Verso la Terra promessa. Scrittori italiani a Gerusalemme da Matil- de Serao a Pier P. Pasolini (Carocci 2016); Guida a ‘Se questo è un uomo’ (Carocci 2020); Decontaminare le memorie. Luo- ghi, libri, sogni (Add editore 2021); La misura dell’inatteso. Ebraismo e cultura italiana 1815-1988 (Viella 2022); La filosofia del pressappoco. Weininger, Sesso e carattere e la cultura del Novecento (Bi- bliotheka 2025).

  • NELLA NOTTE STRANIERA
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    Alberto Cavaglion

    NELLA NOTTE STRANIERA
    Gli ebrei di Saint Martin Vésubie

    19,00 € -2% 18,62 €

    Tra 1939 e 1943 il susseguirsi di tragici even- ti favorì il convergere lungo l’arco alpino oc- cidentale di una cospicua quantità di ebrei in fuga dalle persecuzioni. Le leggi razziali in Italia, lo scoppio della seconda guerra mon- diale e la conseguente invasione della Fran- cia meridionale da parte degli italiani, poi la conquista di Parigi da parte dei tedeschi for- mularono una sorta di fatale legge di gravità, capace di attrarre decine e decine di famiglie: donne, anziani e bambini, che ripararono prima lungo la costa che unisce la Riviera di Ponente e la Costa Azzurra (si pensi a Wal- ter Benjamin o Arthur Koestler), poi lungo il versante francese delle Alpi, dalla valle della Vésubie su fino all’Alta Savoia. La maggior parte di loro erano “stranieri”, giunti in Italia dopo il 1933, o fuggiti da Parigi invasa dalle SS. Polacchi, russi, un- gheresi, austriaci. Tra Nizza e Saint Martin vissero un periodo di relativa tranquillità, che di poco precede la fuga attraverso i valichi al- pini al seguito di una armata in rotta. Per una parte di loro l’arrivo in Italia volle dire pri- ma l’internamento nel campo di Borgo San Dalmazzo, poi la deportazione ad Auschwitz. Per i sopravvissuti le valli cuneesi furono ter- ra d’asilo fino alla Liberazione. Una vicenda di grande intensità emotiva, ma un problema non semplice da spiegare per gli storici. Come sciogliere infatti la contraddi- zione di un paese come l’Italia, che s’era dato una legislazione razziale feroce, ma alla fero- cia rinuncia quando si trova a convivere con le strategie di sterminio dell’alleato tedesco e del regime collaborazionista di Vichy?